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Torretta da Vigna, Civitella (FC),
Patrizia Tamburini, 1995

Le case rurali sono elementi fondamentali dell’identità di questo territorio.

La caratteristica primaria è quella di essere posta al centro dell’unità produttiva agricola, il podere, di ampiezza variabile in rapporto alle diverse localizzazioni di pianura, collina o montagna. Ogni edificio, inserito e funzionale ad un preciso sistema socio-economico, sorge all’interno di una propria “area di pertinenza”, l’aia, che si qualifica mediante l’orientamento, la morfologia del terreno e l’accessibilità.

Un’esposizione sintetica e veloce porta a descrivere le case rurali con la sola classificazione di stampo illuministico-positivista che raccoglie il costruito esistente in base alle analogie formali e distributive, che non solo è riduttiva e parziale, ma soprattutto non tiene conto della processualità dell’edificio stesso e non conduce ad una comprensione finalizzata all’operatività progettuale.

Il contributo originale è costituito dallo strumento dell’Abaco Tipologico, una Matrice, un sistema in cui si pongono in rilievo i processi piuttosto che i singoli manufatti. L’aspetto principale diviene il mutamento, la trasformazione. Le forme che sono evidenziate nei singoli tasselli, sono le Fasi Transitorie in un continuo processo avvenuto in modo naturale e spontaneo.

La casa di pendio, la casa forlivese, la casa cesenate sono qui presentate nei quadri che sintetizzano questi organismi nelle loro componenti fino alla individuazione del nucleo originale. L’abaco tipologico scioglie la complessità della strutturazione attuale, ricostruendo a ritroso la logica di evoluzioni e permanenze avvenute nel tempo, in modo da evidenziare tutte le fasi di formazione e trasformazione attraverso cui l’organismo edilizio è passato.

Il nucleo originario è l’elemento determinante per la qualificazione del tipo, in quanto matrice delle successive evoluzioni, secondo un processo logico che può essere letto via via dal più semplice al più complesso. Da quando cioè, tutte le funzioni abitative e di lavoro erano contenute in un’unica cellula, fino ad arrivare alle attuali complesse articolazione dei vani.

Tortello cotto su lastra di pietra arenaria,
Appennino Tosco Romagnolo

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Casa rurale nell’Appennino Forlivese

Ricostruzione del processo tipologico: varianti sincroniche legate ai diversi pendii del terreno e mutazioni diacroniche  nell’evoluzione temporale.

Estratto da Giordano Conti e Patrizia Tamburini, Il recupero dell’edilizia rurale, Bologna 1990

Casa rurale nella collina e nella pianura

Ricostruzione del processo tipologico: varianti sincroniche legate ai territori di Forlì e Cesena e mutazioni diacroniche nell’evoluzione temporale.

Estratto da Giordano Conti e Patrizia Tamburini, Il recupero dell’edilizia rurale, Bologna 1990

UN PATRIMONIO SENZA TEMPO

Quadro generale del processo evolutivo dei tipi abitativi. (General framework of the evolutional process of the dwelling tipes.)

Estratto da Giancarlo Cataldi, Abitazioni primitive, Firenze 2015
Un patrimonio senza tempo >

IL VALORE STORICO DELLA TUA CASA

La storia di un immobile rappresenta un valore sostanziale per chi vi abita e per l’attività che vi si svolge. Attraverso la ricerca personalizzata negli archivi e l’analisi tipologica-documentale è possibile ricostruire la storia dell’edificio, il suo inserimento nel contesto dei luoghi in cui sorge e la genealogia delle proprietà che si sono succedute nel tempo. Offriamo consulenze e ricerche specifiche sulle case e sugli edifici per privati e imprese